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Sette sapienti.

Figure per certi versi leggendarie di antichi saggi greci, vissuti nei secc. VII-VI, cui viene fatta risalire l'enunciazione di quelle massime di vita pratica note come apoftegmi. Il più antico elenco si trova nel Protagora (343 a.C.) di Platone e comprende Talete di Mileto, Pittico di Mitilene, Biante di Priene, Solone di Atene, Cleobulo di Lindo, Misone Cheneo e Chilone di Lacedemone; altri elenchi successivi danno nomi diversi, tra cui il tiranno di Corinto Periandro e lo scita Anacarsi, ma tutti concordano nell'includere Talete, Biante, Pittaco e Solone. Sebbene a volte anche il numero subisse delle variazioni (Ermippo lo eleva a 17), il carattere simbolico e sacrale attribuito al sette fa pensare che questo fosse il numero originario. Secondo la tradizione, questi saggi si cimentavano in gare tra loro e non disdegnavano l'attività letteraria (che è dimostrata pure solo per alcuni).